Cistite: cosa fare in caso di infiammazione alle vie urinarie

14/11/2022

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La cistite è molto diffusa tra le donne: si calcola che almeno l’80% delle donne ne abbia sofferto almeno una volta nella vita. Solitamente è dovuta a infezioni batteriche e, il più delle volte, a una proliferazione batterica anomala dell’Escherichia Coli (E. Coli), normalmente presente nella nostra flora intestinale.

Quali sono le cause della cistite?

Le cause predisponenti sono:

  • assunzione smodata di antibiotici, che abbassano le difese immunitarie;
  • corta distanza tra ano e uretra;
  • utilizzo di contraccettivi;
  • biancheria intima e pantaloni troppo stretti;
  • squilibri estrogenici;
  • stress;
  • stitichezza.

Tipologie di cistite

Esistono diverse tipologie di cistiti:

  • Cistite post coitale, che si manifesta subito dopo il rapporto sessuale;
  • Cistite ricorrente;
  • Cistite interstiziale, che è una forma infiammatoria cronica molto dolorosa e difficile da risolvere.

Come curare la cistite?

Purtroppo, le infezioni alle vie urinarie sono recidivanti, per questo si consiglia un approccio che preveda non solo un’attenzione particolare all’alimentazione, ma anche l’uso di integratori, che, a seconda del tipo di cistite, andranno gestiti adeguatamente, sempre previo consulto medico.

È bene correggere le cattive abitudini alimentari eliminando snack salati e dolci, bevande gassate, zuccheri raffinati, alimenti industriali, alcool, caffeina e alcuni cibi irritanti, tra cui: asparagi, barbabietole, fragole, agrumi, latte, cibi speziati, insaccati, pomodori, cioccolato, lievito, peperoni. E’ preferibile mangiare cibi ricchi in bioflavonoidi come: limoni, prugne, pompelmi, albicocche, ciliege, more, spinaci, rucola, bietola e cavolo nero, ma anche ricchi in betacarotene come carote, anguria, melone.

Per quel che riguarda gli integratori, va fatto un distinguo sia per il tipo di cistite sia per la fase della stessa.

Sebbene negli ultimi tempi, il D-mannosio l’abbia fatta da padrone, per la capacità di legare le fimbrie di tipo 1 dell’Escherichia Coli, favorendo la non adesione dello stesso alle pareti della vescica, la massima attività la manifesta in sinergia con proantocianidine (PAC) di tipo A estratte da Cranberry (mirtillo rosso nordamericano), capaci di legare le fimbrie di tipo P e inibendo ulteriormente la capacità adesiva del batterio.

Quest’associazione, insieme a forskolina, vitamina C e Melaleuca alternifolia si rivela molto utile nella prevenzione di cistiti recidivanti: si consiglia l’assunzione di formulazioni in compresse o bustine la sera, dopo l’ultimo mitto, per 10 giorni al mese per almeno tre mesi.

Esistono poi delle formulazioni in bustine da sciogliere in acqua che presentano anche la quercetina, potente antinfiammatorio naturale, e per questo adatte in fase acuta: una bustina al mattino e una alla sera, sempre dopo l’ultimo mitto, per tre giorni.

In caso di cistiti post coitali, si consiglia di assumere una bustina subito dopo il rapporto e la seconda dopo 12 ore.

In tutti i casi, si consiglia comunque di assumere anche delle formulazioni di sali di Magnesio, con effetto miorilassante sulla muscolatura, di bere almeno due litri di acqua al giorno e di assumere dei probiotici che ripristinino la microflora batterica. E’ bene, poi, non fare abuso di antibiotici ed evitare detergenti intimi troppo aggressivi.

Integratori consigliati per curare la cistite

Ecco la nostra selezione dei migliori integratori per dare sollievo dai fastidiosi sintomi della cistite:

A cura di

Dott.ssa Angela Maria Colamassaro

Farmacista

Dopo anni di esperienza come farmacista collaboratrice, si focalizza verso il mondo del sales, collaborando con un'azienda italiana attiva nel mondo del nutraceutico. Specializzata in Omeopatia e in Medicina del Benessere, è iscritta all'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma. Oggi è titolare di una farmacia in provincia di Milano dove svolge la sua attività con un approccio di coaching. Questo attraverso un percorso di consulenza globale che affronta tutti gli aspetti: dalla condivisione con il paziente delle problematiche ed esigenze, alla strutturazione di un piano di azione personalizzato con l'obiettivo di fornire una strategia di wellness cucita su misura attraverso razionali terapeutici per lo più orientati al mondo nutraceutico/omeopatico.